RIUNIONE DELLA DIREZIONE DEL 28 GENNAIO 1981

Verbale riunione della direzione del PCI con la partecipazione dei segretari regionali in cui si discute tra l’altro del ruolo di Riccardo Terzi

Con la partecipazione dei Segretari Regionali – Seduta antimeridiana

O.d.G.:

1) Bilancio consuntivo 1980 e preventivo 1981 Relatore Antelli;

2) Informazione sulla situazione internazionale Relatore G.C. Pajetta;

3) Questioni di politica interna Relatore Napolitano.

PRESENTI: Berlinguer, Barca, Bassolino, Boldrini, Borghini, Bufalini, Cervetti, Chiaromonte, Cossutta, Di Giulio, Guerzoni, Ingrao, Jotti, Marzoli, Minucci, Napolitano, Natta, Occhetto, Pajetta, Pecchioli, Reichlin, Seroni, Tortorella, Zangheri, Fumagalli.

Mafrica, Guasso, Bisso, Ariemma, Ferrandi, Rossetti, Quercini, Stefanini, Ferrara, Sandirocco, Vessia, Ranieri, Mussi, Parisi Gianni, Parisi Michele.

SEGRETARIO: Giuseppe Dama.

 

BERLINGUER Quindi ci si orienta perché io non vada al Congresso del PCUS.

La discussione sul secondo punto è chiusa.

La prossima settimana faremo la discussione sulla situazione politica interna.

Passiamo al terzo punto.

NAPOLITANO Per la Segreteria della Federazione di Milano si è già discusso nell’estate scorsa. Si era ritenuto di non sostituire il Segretario, ma di rafforzare la segreteria. Le misure hanno permesso di migliorare il lavoro e di superare le tensioni esistenti.

Terzi ritiene sia venuto il momento del ricambio nel suo incarico, ma non abbiamo ancora affrontato il problema della scelta del nuovo segretario. I nomi candidabili non erano molti: si parlò di Vitali, sia di Petruccioli. Vi erano ragioni che sconsigliavano il ritiro di Petruccioli da L’Unità. La stima per Vitali è cresciuta in questi mesi. Vogliamo aprire ora le consultazioni per il cambio del segretario della Federazione, così come è nostra abitudine e così come è stato utile fare per il cambio del segretario a Reggio Calabria.

Come utilizzare il compagno Terzi? Vi sono propensioni generali di Terzi e vorremmo evitare di concentrare a Roma tutti i compagni che cambiano.

Proponiamo che Terzi venga a lavorare al Dipartimento economico con una sua direzione specifica del triangolo industriale. Parte della sua settimana verrebbe quindi concentrata al Nord e gli permetterebbe di conservare la carica di consigliere al Comune di Milano. È una prassi che vorremmo inaugurare anche per altri compagni dell’apparato centrale.

TORTORELLA Ma in sostanza cosa farà Terzi?

PECCHIOLI Anch’io volevo fare la stessa domanda.

NAPOLITANO (Da altre delucidazioni sulla utilizzazione di Terzi al Dipartimento economico, con incarichi particolari nel triangolo industriale per la politica del lavoro).

PECCHIOLI E Montessoro cosa farà quando verrà Terzi? Verrà espropriato dei rapporti Partito-Sindacato?

CHIAROMONTE Terzi viene a lavorare al Dipartimento per i problemi economici e sociali. Egli stesso desidera fare una esperienza nel campo dei rapporti col Sindacato che sono di grande entità ed acutezza.

CERVETTI Bisogna considerare, oltre a queste ragioni, la necessità di non allontanare forze dal Settentrione e da Milano. Ho apprezzato la volontà di Terzi di occuparsi dei problemi di cui vogliamo incaricarlo.

COSSUTTA L’operazione non mi convince. La funzione di Terzi nella Federazione di Milano non è esaurita. È una personalità politica eminente; ha autorità politica nel Partito e fuori; perché quindi allontanarlo da Milano? I Congressi regionali in autunno permettono di dare un cambio naturale ai quadri. La proposta è confusa e pasticciata anche per la natura di Terzi che non è adatta ad una attività frenetica. Finiremo per non impegnarlo ad un livello giusto.

SERONI La soluzione è un pasticcio e non pone a Terzi compiti concreti. La cosa non sta in piedi. Non potrebbe seguire i tecnici, i quadri intermedi, ad esempio. Le mezzadrie tra Centro e periferia non hanno mai dato buoni risultati.

BERLINGUER La questione non mi pare così complicata. Terzi stesso riconosce che non può più fare il segretario di Milano.

Sul suo sostituto, Vitali, non ci sono obiezioni. Terzi non poteva restare né nella Segreteria di Milano né nel Comitato Regionale. Gli incarichi pubblici non sembrano adatti alla formazione di Terzi e già vi sono compagni che li occupano con capacità. Anche Terzi pensa ad un trasferimento a Roma per i problemi economico-sociali.

Forse meno si precisano i suoi compiti meglio è, per non creare sempre incarichi e galloni “ad hoc”

Terzi viene al lavoro nel Dipartimento economico e sociale, diretto da Chiaromonte.

PAJETTA Sono d’accordo. Terzi è compagno intelligente e Chiaromonte saprà certo utilizzarlo adeguatamente.

BUFALINI Terzi sradicato da Milano, venendo qui senza incarichi precisi, senza un centro dove risiedere, può trovarsi in difficoltà.

NAPOLITANO Il caso Terzi è caso complicato, affrontato con lui e Natta molte volte per dare per tempo una soluzione alla riorganizzazione del suo lavoro.

Un segretario di una grande federazione, o anche non grande, finisce per tradizione o in Parlamento, o segretario regionale, o sindaco, ecc.

Terzi ha escluso queste soluzioni. Terzi resiste ad un puro e semplice trasferimento a Roma. È bene quindi dire all’esterno che viene al Dipartimento economico, salvo definire meglio la sua collocazione specifica (quadri tecnici e intermedi? decentramento del Dipartimento?).

È difficile fare coincidere i cambiamenti con i Congressi perché o si cambiano i segretari di federazione dopo 4 anni, poi si dovrebbero cambiare dopo 8 anni: e questo è un tempo troppo lungo per un segretario di grande federazione.

Noi ci siamo opposti ad un cambio dopo il Congresso nazionale, anche se sollecitato a Milano; oggi è bene farlo.

BERLINGUER Su Terzi siamo d’accordo con Napolitano, con le riserve dette. Il Comitato centrale dovrebbe durare un solo giorno, sui referendum, il 5 di febbraio (o il 6). La Direzione potrebbe precederlo il 4 (o il 5). Si decide per il 4 e 5 febbraio.

 

FINE DELLA RIUNIONE


Numero progressivo: L53
Busta: 9
Estremi cronologici: 1981, 28 gennaio
Descrizione fisica: Fogli battuti a macchina
Tipo: Altro
Serie: Cultura -