DISCUSSIONI E SCELTE DI LAVORO

di Riccardo Terzi, senza firma

Nella discussione al convegno, durante la quale sono intervenuti 16 compagni, è stato confermato il giudizio contenuto nella relazione, sulla gravità della condizione operaia, nei diversi settori produttivi, e sulle responsabilità del governo, che ha deciso di appoggiare in modo incondizionato gli interessi di classe del padronato.

È da questa valutazione, dello scontro di classe in atto nel paese, che dobbiamo derivare le nostre scelte politiche e di lavoro.

Caduta, una per una, le velleità riformistiche del centro sinistra, si sono saldati sempre più strettamente i rapporti del governo con il padronato, ed è nuovamente emersa con chiarezza la natura reazionaria della DC, che è pronta, qualora lo ritenesse necessario, ad operare una scelta autoritaria e antidemocratica.

Di fronte a questa situazione, il nostro partito deve svolgere un lavoro intenso per consolidare la sua presenza organizzata nella classe operaia, per far nascere dalla fabbrica un ampio movimento di riscossa, che renda impossibili le manovre autoritarie della classe dirigente.

Alla classe operaia si richiede la capacità di condurre una battaglia politica non solo nell’ambito della fabbrica, ma sui temi generali della realtà italiana, con la coscienza di essere la forza sociale che rappresenta le esigenze generali del paese.

Un passo importante in questa direzione è avvenuto con il dibattito, sempre più maturo e concreto, sull’unità sindacale, che è una tappa fondamentale sulla via della crescita e della maturazione del movimento dei lavoratori.

All’unità sindacale ci si sta avvicinando non in modo velleitario ed astratto, ma confrontando e mettendo a punto le linee dell’azione rivendicativa, quali scaturiscono dalle condizioni obiettive della classe operaia, dalle forme concrete che assume lo sfruttamento all’interno delle fabbriche.

Sul terreno politico, invece, ci sono ancora molte debolezze, sono ancora aperte la lacerazioni prodotte dalla politica di centro sinistra, e spetta al Partito Comunista mettere in movimento la situazione, raccogliendo tutte le forze disponibili, stimolando il dibattito e l’iniziativa concreta.

Ciò richiede un esame rigoroso dell’esperienza di lavoro, delle forme di organizzazione, un esame che impegni tutte le nostre sezioni e le cellule di fabbrica.

È anzitutto necessario conoscere la realtà, appropriarsi attraverso lo studio, di tutto quanto avviene nel mondo del lavoro, e quindi prospettare le nostre soluzioni, discuterle con i lavoratori e soprattutto con i giovani, e organizzare la lotta. Nell’imminenza della campagna elettorale, è questa un’esigenza di fondo, perché il nostro attacco al centro-sinistra deve essere condotto partendo dai dati concreti della condizione operaia, sollevando come questioni politiche nazionali quelle del salarlo, dei ritmi e delle condizioni di lavoro, dell’assistenza: per i comunisti la campagna elettorale deve essere l’occasione per far sentire a tutto il Paese che la classe operaia si vuole liberare dallo sfruttamento e vuole costruire un nuovo ordine sociale.



Numero progressivo: G112
Busta: 7
Estremi cronologici: 1968, 23 febbraio
Autore: Riccardo Terzi
Descrizione fisica: Pagina quotidiano
Tipo: Scritti
Serie: Scritti Politici - PCI -
Pubblicazione: “Nuova Sesto”, 23 febbraio 1968